Toponomastica
Il richiamo al Montoso venne anche dal suo possibile accesso dato, anzitutto, dalla via Cave che, dal capoluogo, passando per il Villar, arriva al Montoso e di lì alle Cave.
Carrozzabile che serve per il trasporto a Bagnolodelle lose e dei lastroni di gneis lamellare, che in grande quantità, si estraggono, fin dall'antichità, dai monti di Bagnolo.
Strada che fu percorsa, dopol'armistizio del 1943, dalle formazioni partigiane che si sottraevano e mimetizzavano celermente alle incursioni e rastrellamenti tedeschi e fascisti.
Strada che servì anche a questi ultimi per raggiungere, con le loro auto colonne, le quote più alte per i loro rastrellamenti che hanno ripetutamente messo a ferro e fuoco le frazioni e le case montane di Bagnolo P. con numerose vittime anche civili.
Strada sul cui percorso avvennero numerosi agguati e battaglie alle colonne tedesche (24 sett. 1944) esono narrate nelle storie partigiane in molte pubblicazioni.
In memoria di questa forte presenza partigiana, negli anni '50, sulla vetta del Montoso, accanto alla Croce eretta nel 1900, fu costruito un Sacrario per ricordare i partigiani e i civili caduti sui monti, nelle valli attigue e nelle pianure sottostanti.
A questoSacrariosalivano e, ancora salgono ogni anno, provenienti da Torino e da molte zone del Piemonte, migliaia di partecipanti: comandanti, partigiani, autorità, uomini politici, di governo, famigliari di Caduti e popolazione.
Questa celebrazione ha come data la seconda domenica di luglio di ogni anno.
Fin dal 1959 si celebra la S. Messa al Monumento, seguita dal culto evangelico per i Caduti delle adiacenti valli Valdesi celebrato da loro Pastori, poi da un Rabbino per i Caduti Ebrei.
Questo triplice rito ecumenico fu poi seguito da molte celebrazioni partigiane sia al Montoso che in altre parti d'Italia.
Saranno poi i partigiani ad offrire al Santuario dell'Assunta la campana fusa e modellata in una fonderia di un partigiano.