1965
Il 1965 ha visto progredire molto sensibilmente la costruzione della nuova Chiesa.
Dal 13 maggio, in circa 10 giorni, la ditta Piccato Michele portò a termine tutta la parte muraria, 132 m. di muri in pietra di 60 cm di spessore, i pilastri del porticato cm 120 x 120.
Subentrò la ditta Piccato Bartolomeo e Pietro con Piccato Renato e Depetris Giovanni, e per metà agosto, aveva eseguito tutto il lavoro di ponteggio. Intanto il ferraiolo Boaglio Piero predispose tutto il ferro occorrente sotto disegno e dell'Ing. Giuseppe Raineri.[...]
Finiti i lavori di carpenteria, posati i blocchi di terracotta del soffitto, collocati i tondini di ferro, e sotto la direzione dell'arch. Aimaro Isola e dell'ing. Giuseppe Raineri finalmente si iniziò, il31 agosto, il getto del calcestruzzo.
Funzionavano a pieno ritmo 4 betoniere.
1° settembreil lavoro continuò a ritmo sostenuto, anche perché il cielo nuvolo minacciava pioggia, portando a ultimazione le pendenze verso est e verso sud.
Il2 settembre, per due volte si è tentato di iniziare il lavoro, ma la pioggia, e nel pomeriggio una violenta grandinata, lo impedirono. La sospensione non portò danno alla soletta, ma ne recò molto alle campagne e ai frutteti del Villar.
All'indomani3 settembre, il cielo si rasserenò un poco, ed i lavori ripresero. Verso le ore 16, i lavoratori presenti poterono, sulla soletta gettata, bere un bicchiere di Barolo e di spumante, offerto per la felice conclusione.
Sabato4 settembrecontinuarono i lavori per stendere su tutta la soletta una pastina di cemento impermeabilizzato con la presenza abbondante di volontari. Così sono stati superati i giorni più cruciali del lavoro di questa chiesa.
Mentre si attendeva il tempo necessario per la presa e l'indurimento del cemento si sospesero i lavori,poi i muratori proseguirono per ultimare la cupola e il campanile.
Fu portata a termine l'opera muraria e si era finito l'armatura delle due cupole, quando il17 novembresopravvenne la neve e con la stagione invernale si bloccò ogni attività edilizia alla nuova chiesa. Invece del cemento era scesa la neve dando un aspetto invernale alla ormai completa linea architettonica.
Durante questo lavoro, assieme al Massaro Tribolo Battista, sono passato alle diverse cave per raccogliere delle lose per la copertura del tetto che in gran parte furono collocate sulla soletta. Per ultimare i lavori e la copertura si attese il 1966.