Sacrario
Il Sacrario ed il sentiero della Pace
Il Montoso per il suo ruolo di 'centro strategico' durante il periodo della resistenza, ancora oggi testimonia, sia nelle celebrazioni ufficiali, sia nei monumenti, sia nelle pubblicazioni la tenacia di voler conservare la memoria della guerra di Liberazione, una guerra di popolo, con i suoi sacrifici, i suoi eroismi, le sue paure, i suoi ideali.
Dopo l'8 settembre 1943, è diventato punto di convergenza per ufficiali e sottufficiali antifascisti, per soldati sbandati del disciolto esercito, per giovani renitenti alla leva, per la gente stanca della guerra e per gli sfollati dalla città.
A ricordo delle vittime partigiane e delle numerose vittime civili fu eretto negli anni ’50 un Sacrario con un faro sull’altura che sovrasta Piazza Martiri della Libertà; ogni anno, alla seconda domenica di luglio, vengono ricordati i Caduti per la Libertà con una cerimonia civile e con una triplice cerimonia religiosa: una di rito Cattolico, una di rito Valdese e una di rito Ebraico.
Ogni partigiano ha dato il suo contributo: molti sono morti in azione; altri sono stati vittime di imboscate; altri sono stati catturati in rastrellamenti; altri sono stati fucilati o impiccati. La gente comune ha spesso pagato un alto prezzo per la difesa della libertà e si è schierata con coraggio al fianco dei partigiani.
Oggi sono visibili alcuni simboli di questi sacrifici: oltre al Sacrario e il faro dei rododendri,il sentiero della pace.
Sono tutte prove tangibili che il passato, la memoria collettiva non sono morti, ma ci vincolano moralmente a non disperdere il patrimonio di valori di cui sono simbolo.
Maria Airaudo
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