prima pietra
La Posa della prima pietra
Pomeriggio del 29 settembre 1963, al Montoso, una nebbia intermittente aleggiava sulla località ed il tempo insicuro non era per nulla invitante a questo salire sul monte.
Comunque un buon numero di gente e di autorità era ad attendere il Vescovo Mons. Lanzo.
Sul piazzale, spianato da poco tempo, il Vescovo Mons. Lanzo […] si recò sull'area della nuova Chiesa.
Il perimetro della costruzione era stato tracciato sul terreno dal geom. Bruno, ed evidenziato da un cordone di carta policroma.
Il Vescovo seguì tutto il percorso tra le brughiere. […] Si fermò ove, sospesa ad un paranco, era sistemata la prima pietra: un blocco cubico estratto dalle cave di Vottero ed ivi perforato al centro, per potervi inserire l'astuccio con la pergamena che era stata scritta e fregiata dal giovane ragioniere Piero Riva e portava scritto:
«oggi, festa di S. Michele Arcangelo, all'inizio della seconda sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, sotto il pontificato di S.S. Papa Paolo VI, essendo presidente della Repubblica Italiana S. E. Antonio Segni, sindaco di Bagnolo Piemonte il sig. Gioachino Airasca, presidente della Pro Montoso il rag. Natale Quaranta, è stata benedetta e felicemente posta la prima pietra della Nuova Chiesa di Montoso in Bagnolo P.te da S. Ecc. Mons. Egidio Luigi Lanzo, vescovo di Saluzzo.
La Chiesa che sarà dedicata alla B.V. Assunta, sorge per motivi di assistenza spirituale alla Comunità turistica, richiesta dai fedeli e dall'autorità religiosa, coadiuvata dalla Amministrazione Comunale di Bagnolo P.te che offerse parte del terreno per la costruzione e dal Consorzio Pro Montoso, promossa dal parroco di Villar Bagnolo Don Mainero Pietro, progettata dall'arch. Aimaro Oreglia D'Isola.
A Gloria di Dio, a richiamo spirituale delle anime, per la pace del mondo e per l'unione dei Cristiani. Alla presenza di numerose autorità e di molta popolazione locale e turistica.
Montoso di Bagnolo Piemonte, pomeriggio del 29 settembre 1963.»
Seguirono le firme del Vescovo di Saluzzo, del Parroco, del Presidente del Consorzio, dell'on. Borra, dell'arch. Oreglia D'Isola e di molti altri.
Il muratore Piccato Bartolomeo, che avrebbe poi gettato la soletta della Chiesa, calò nel foro della pietra, l'astuccio contenente la pergamena, il Vescovo vi sovrappose un poco di cemento ed il muratore sigillò tutto per bene e tracciò sull'impasto
fresco il segno della Croce. Un applauso di tutti i presenti accompagnò la pietra che veniva fatta scendere nel fondamento del costruendo altare.