foto-comolloNato a Torino il 27 gennaio 1904, deceduto a Torino nel 2000, tornitore, Medaglia d'argento al valor militare.

Comunista fin dalla fondazione del partito,

Gustavo Comollo fece parte a Torino dei gruppi di difesa dell'Ordine Nuovo e fu particolarmente attivo nella lotta contro gli squadristi fascisti. Nel 1928 il giovane operaio fu arrestato.

Condannato dal Tribunale speciale a quattro anni di reclusione, li trascorse nel carcere di Civitavecchia. Comollo fu poi confinato, per altri otto anni, a Ponza e a Ventotene. Dopo l'8 settembre 1943, col nome di copertura di "Pietro" (col quale sarebbe sempre stato chiamato dai suoi compagni, dopo la Liberazione), Comollo è tra i primi organizzatori della Resistenza in Piemonte.

comolloCommissario politico della II Divisione Garibaldi e poi della V Zona (Cuneo), "Pietro" si distingue per capacità di direzione politica e militare, tanto da meritare la decorazione al valore.

Nel dopoguerra è, a Torino, funzionario di quella Federazione comunista e responsabile della Commissione Quadri.

Per anni ed anni è stato, anche in età avanzata, tra i più attivi dirigenti dell'ANPI di Torino. Ha lasciato un libro autobiografico dal titolo Il commissario Pietro.

Nel 2006, Silvano Calvetto ha scritto, su Augusto Comollo, L'educatore Pietro.

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